“DIGITALE: FEMMINILE, SINGOLARE”, l'esperienza di Sara Bottino, head of marketing di LOKKY

Un nuovo ciclo di interviste in arrivo ad arricchire il progetto “DIGITALE: femminile, singolare” realizzato da O-One, che vede coinvolte le protagoniste del Digital Marketing. Si aggiunge al nostro ventaglio di testimonianze quella di Sara Bottino, Head of Marketing presso Lokky, piattaforma tecnologica in ambito assicurativo.

Sara è sempre stata guidata dall'entusiasmo e dalla curiosità nel lanciarsi in nuovi progetti e attività. Il suo percorso inizia conseguendo una laurea in Lettere Moderne per passione, ma con l’intenzione di costruire la propria carriera professionale nel mondo della comunicazione e del marketing. Una vita tra l’Italia e Londra, con variegate esperienze all’interno di agenzie di comunicazione, le permettono di sviluppare le proprie conoscenze nel settore e ricoprire il ruolo attuale di Responsabile del Marketing e della Comunicazione. 

Descriviti con 3 aggettivi 
Appassionata, resiliente e determinata. Appassionata perché sono guidata dalla passione, l’entusiasmo per me è un drive fondamentale in tutto quello che faccio. Resiliente perché, sia a livello personale che professionale, ho sempre cercato una soluzione ai momenti di difficoltà e di farne tesoro per il percorso futuro. E determinata perché ho generalmente un’idea chiara sui miei obiettivi, sui quali lavoro per cercare di raggiungerli.

Come sei arrivata a ricoprire il ruolo di oggi?
Mi sono laureata in Lettere Moderne per passione, ma con già il desiderio di fare almeno un’esperienza nella comunicazione. Ho iniziato subito dopo in agenzia, in stage, e poi ho continuato il mio percorso. Ho lavorato per quindici anni tra l’Italia e Londra, sempre in grandi agenzie di comunicazione. Dopo un anno sabbatico in viaggio, zaino in spalla, con mio marito, e la nascita dei miei due figli, all’inizio del 2022 sono entrata in Lokky, dove attualmente occupo il ruolo di Responsabile della Comunicazione e del Marketing. 

Di cosa ti occupi nello specifico? 
Mi occupo a 360 gradi del marketing e della comunicazione per la Insurtech Lokky: dalle PR agli eventi, alle campagne ADV e a tutto il digital marketing.

Qual è il progetto più sfidante che hai dovuto affrontare o a cui hai collaborato?
Ritengo che, per quanta esperienza una persona possa portare, ogni progetto, contesto e team di lavoro sia differente, quindi c’è sempre una sfida nuova da affrontare, un’occasione per imparare e innovare. In Lokky, il progetto in sé rappresenta certamente una sfida stimolante: fa crescere un brand giovane in un percorso di consolidamento su un mercato estremamente innovativo come quello delle Insurtech. E poi sicuramente la campagna di equity crowdfunding, aperta da fine luglio per l’aumento di capitale, è un progetto fondamentale per Lokky ed è stata la mia prima esperienza per questo tipo di iniziative. Una sfida dove ho avuto la possibilità di imparare tanto e… di uscire dalla mia comfort zone!

Com’è il tuo team di lavoro ideale?
Il mio team di lavoro ideale è composto da persone curiose, creative, che non abbiano paura di mettersi in discussione, di innovare e che… non abbiano timore di sbagliare! Io sono una grande sostenitrice del “diritto” di errore. La paura di sbagliare è un deterrente per l’innovazione e il cambiamento, e un ambiente lavorativo aperto alle nuove idee deve necessariamente accettare che vengano commessi errori per imparare, per evolversi. Collegato a questo a punto c’è il valore del giudizio costruttivo: per me si può e si deve dire tutto ciò che si pensa, onestamente ed ovviamente nelle giuste modalità e nel pieno rispetto degli altri. Ma discutere opinioni divergenti in maniera costruttiva è certamente un’altra ricetta per crescere, professionalmente e personalmente.

Secondo te, qual è la più grande difficoltà che affrontano le donne che oggi vogliono intraprendere una professione “digitale”?
Le sfide che vedo sono le stesse che una donna può avere ad affermarsi a livello professionale in molti altri ambiti professionali. A inizio percorso si è giovani, e quindi più soggette ad un atteggiamento paternalistico. Quando ho iniziato la mia carriera, purtroppo, era un po’ la norma. Però negli anni molte cose sono cambiate e ora le giovani donne sono sicuramente più sicure di loro stesse e dei loro mezzi. Con il passare degli anni, invece, le difficoltà maggiori che una donna può incontrare riguardano sicuramente il desiderio di costruire una famiglia. Per quanto si lavori per cercare di raggiungere una parità di genere effettiva, in ambito familiare la donna ancora oggi detiene un ruolo più oneroso nella crescita della famiglia, che la penalizza professionalmente. C’è bisogno di una politica reale di supporto alle donne lavoratrici, per garantire la loro equiparazione ai colleghi uomini, sia in termini di oneri familiari, che di opportunità professionale e retributive.

Anche in base alla tua esperienza o in relazione al contesto lavorativo in cui ti trovi, secondo te il ruolo professionale ed economico della donna è cambiato negli ultimi anni?
Il mondo del marketing o del tech sono delle realtà dove c’è tantissima forza lavoro femminile e dove innovare rappresenta una priorità. C’è quindi una naturale propensione, rispetto ad altri settori più “tradizionali”, a supportare l'accelerazione femminile in ambito lavorativo. Così come un più generale processo inclusivo. Negli ultimi anni si iniziano poi a vedere sempre più donne ricoprire ruoli dirigenziali, finalmente il middle management di 10 anni fa, oggi vede più proporzione di genere nell’accesso ai ruoli di massima responsabilità. È un processo lento, ma in essere.

Dove prendi le informazioni per restare aggiornata sul mondo marketing e comunicazione?
Principalmente online. Utilizzo molto LinkedIn e la mia rete di contatti e gruppi, ecc. Magari intercetto lì alcune notizie che mi interessano e che poi approfondisco su libri, testate di settore, podcast, webinar, ecc. 

Cosa consiglieresti ad una ragazza neolaureata che vorrebbe intraprendere la tua carriera lavorativa?
Se c’è passione e si vuole crescere in un determinato settore, io consiglierei di cercare di imparare il più possibile, non perdere mai occasioni, ma soprattutto partecipare sempre in prima linea. Non fare mai in modo che l’autorità guadagnata sul campo, da studi e competenze, venga trattenuta da quella paura, un po’ femminile, di non valere o sapere mai abbastanza. Noi donne dobbiamo lavorare sulla nostra confidence, perché abbiamo le competenze e le carte in regola per dimostrare valore ad ogni livello.

Quale sarà il prossimo progetto che intraprenderai in azienda? In quali progetti futuri ti piacerebbe essere coinvolta?
Con l’aumento di capitale avremo l’occasione di lavorare in maniera prioritaria sul brand, nonché di rafforzare ed ampliare i canali marketing. Quindi mi dedicherò a nuove attività, avrò la possibilità di sperimentare, imparare tantissimo e… divertirmi. Insomma, un periodo stimolante e ricco di sfide!

Digitale: femminile singolare

Parità di genere e digitale. Storie a confronto tra sfide e opportunità

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