Insieme a Laura abbiamo parlato delle origini e del significato dell'App Viola, uno strumento digitale per costruire una società più sicura, più saggia e più forte in grado di affrontare le varie e complesse questioni sulla violenza di genere.
Nonostante la giovane età sei impegnata in diversi fronti e progetti socialmente rilevanti. Psicologa clinica, fondatrice di start up, Associazione non-profit e magazine.
Cosa ti ha spinto ad affrontare un percorso professionale così ricco ed intraprendente?
Tutto è iniziato dal voler essere in primis psicologa, un sogno avuto fin dalle medie. Il mio percorso professionale nasce proprio dal desiderio e dalla voglia di fare qualcosa per migliorare la salute mentale delle persone.
Ho iniziato i miei studi a Roma, la mia città, proseguendo poi a Parigi e Lisbona in cui mi sono aperta a tecniche innovative di intervento di comunità. Viola Walk Home e DONNEXSTRADA sono il risultato dei tanti esempi che ho avuto modo di conoscere e in particolare, della voglia di voler fare qualcosa di grande per la società.
Il tuo percorso formativo ti ha portato a viaggiare molto fra capitali europee internazionali e ricche di stimoli.
Può essere questo il punto di partenza per l’ideazione di DONNEXSTRADA e Viola Walk home?
Sì, assolutamente. L’aver vissuto fin da giovanissima all’estero in grandi città come Parigi, Londra, Berlino e Lisbona mi ha reso consapevole del mio voler essere libera ma allo stesso tempo conoscere i limiti di quella stessa libertà.
L’episodio di Sarah Everard, donna di 33 anni scomparsa e uccisa mentre rincasava a piedi verso la sua casa di Brixton, mi ha fatto sentire a rischio e allo stesso tempo riflettere molto. Potevo essere io, poteva essere qualsiasi donna nel mondo.
DONNEXSTRADA e Viola Walk Home sono nati in due momenti diversi.
Esiste un legame fra queste due realtà?
DONNEXSTRADA è nata fra l’aprile e maggio 2021, oggi è un Associazione non profit impegnata nel contrastare la violenza di genere garantendo maggiore sicurezza in strada tramite i punti viola e una rete associata di psicologi e avvocati. Offre inoltre supporto psicologico, nutrizionale e ginecologico. Viola Walk Home è un po’ la sua versione digitale, start-up che lavora per creare una società più sicura attraverso un sistema di videochiamate. Sentivamo però l’esigenza di andare ancora oltre ideando così anche l’App Viola.
Questi due progetti nascono da una visione e da valori condivisi da un team di psicologhe.
Viola Walk home è una piattaforma internazionale, è un po’ questo anche il potere del digitale arrivare a più persone possibili. Come lo sfruttate in questo senso?
Viola è internazionale perché offre soluzioni efficaci e crea spazi sicuri per le persone non solo in Italia ma in tutta Europa.
Con DONNEXSTRADA ci siamo rese conto che i social media sono uno strumento indispensabile per attrarre più volontari possibili. Con Viola Walk Home e l’App Viola stiamo lavorando con le stesse modalità sfruttando il più possibile Instagram.
DONNEXSTRADA e Viola Walk Home hanno visto l’ideazione anche dell’App Viola.
Perché l’idea di una piattaforma digitale? Come il digitale può supportare il contrasto alla violenza e favorire la parità di genere?
Viola è un’App che simula una videochiamata su Instagram per permettere alle donne di sentirsi meno sole quando di notte rientrano a casa.
Il digitale noi l’abbiamo da subito inteso come strumento da utilizzare per raggiungere più persone possibili ma anche per costruire la struttura stessa dei nostri progetti. Siamo partiti dal linguaggio, da una comunicazione inclusiva in grado di raggiungere più persone possibili. L’idea stessa del nostro progetto, grazie alla tecnologia e all’utilizzo del digitale, favorisce già di per sé la parità di genere.
Quando verrà lanciata l’App Viola quali saranno le sue funzionalità?
L’App Viola ora è in beta testing e verrà lanciata a dicembre in modalità basic.
Sono oltre 500 i volontari che in questo momento stanno testando l’App.
Torna il concetto di internazionalità considerando che sarà possibile scegliere in fase di accesso anche la propria lingua.
La funzionalità della videochiamata sarà garantita anche in modalità offline. A qualunque ora potranno essere effettuate videochiamate e oltre a questo verrà attivata la geocalizzazione attraverso le mappe.
In stand-by invece la chiamata diretta alle forze dell’ordine, perché è un processo molto più complesso.
In questo momento cerchiamo volontari dalle tre alle sei, magari quest’intervista può esserci d’aiuto per un’ulteriore call to action.
La scelta del colore e nome viola hanno una connotazione particolare?
Io, Giorgia e Ilaria abbiamo impiegato circa un anno per trovare il nome.
Il nome e il colore viola per diversi motivi: Viola può essere una donna che rappresenta tutte noi, il viola nasce dall’unione del rosa e blu: i colori di DONNEXSTRADA, Franca Viola è una figura importantissima per i diritti delle donne, Viola è anche la protagonista di “La dodicesima notte” commedia di William Shakespeare che mette già in discussione il genere, e poi piccola parentesi personale “Il colore viola” è il film preferito di mia madre.