Lavorare nel Digital Marketing per un'azienda internazionale: la testimonianza di Francesca Carlet di FAE Group

Continua il ciclo di appuntamenti "DIGITALE: femminile, singolare" promosso da O-One e rivolto alle protagoniste del digital marketing. La nuova intervista è dedicata a Francesca Carlet di FAE Group che, con oltre 13 anni di esperienza nel settore, ci ha raccontato cosa significa oggi coordinare progetti di comunicazione in un'azienda internazionale, social media inclusi! E per i quali O-One ha supportato FAE Group nella costruzione di una strategia visual ed advertising su misura per i canali social.

Francesca Carlet nasce a Bolzano e un po’ ce lo possiamo immaginare guardando quegli occhi di ghiaccio che accompagnano il suo sorriso aperto. All’Università di Verona si laurea in Lettere con una tesi sulla semantica applicata al linguaggio della pubblicità. Ma la comunicazione è solo una delle sue tante passioni: organizzare viaggi, studia le lingue, l’architettura e, ovviamente, è amante delle escursioni in montagna. Come se non bastasse è istruttrice di yoga, che pratica insieme al pilates. Non stupisce infatti sentirla definirsi con questi 3 aggettivi:

 

“Sono una persona precisa, determinata e curiosa”

Raccontaci come sei arrivata a ricoprire il ruolo di oggi
Ho iniziato come copy e web writer nell’agenzia pubblicitaria di famiglia e scrivendo come giornalista freelance per testate di turismo. Dopo un Master in Comunicazione mi sono trasferita a Milano dove ho lavorato per 13 anni curando la comunicazione istituzionale di aziende nel settore bancario, farmaceutico e nel campo dell’architettura in legno. Rientrata in Alto Adige, dove vivo tuttora, ho lavorato come responsabile marketing nel settore alimentare e turistico. Oggi, in FAE, mi occupo di ciò che più mi piace: scrivere e coordinare progetti di comunicazione, anche digital.

Di cosa ti occupi nello specifico?
Mi occupo dell’ufficio stampa internazionale, del piano media e del coordinamento delle campagne pubblicitarie, della gestione dei nostri canali social (Facebook, Instagram e Linkedin) e dei progetti di comunicazione interna.

Qual è l'aspetto che hai trovato più sfidante nella nostra collaborazione?
Rimanere sempre al passo con le ultime dinamiche del mondo social. E trovare i contenuti che funzionano davvero per il nostro target.

Secondo te, qual è la più grande difficoltà che affrontano le donne che oggi vogliono intraprendere una professione "digitale"?
Non vedo alcuna difficoltà reale: penso che le donne abbiano grandi capacità analitiche, unite a sensibilità, inventiva, capacità di usare il pensiero laterale ed empatia. Forse la difficoltà più grande è solo dentro di noi: credere di più in noi stesse.

E la più grande opportunità?
Non diamo nulla per scontato e, prima di prendere una decisione, verifichiamo ogni strada possibile. Credo che la nostra capacità di metterci in discussione ci protegga da tanti passi falsi.  

Il digitale può rafforzare il ruolo professionale ed economico delle donne?
Assolutamente sì: la competenza nel digitale è imprescindibile in qualsiasi ambito lavorativo.

Dove prendi le informazioni per restare aggiornata?
In rete (su blog specializzati), frequentando corsi di formazione, anche quelli offerti da alcune piattaforme online e partecipando ad eventi di qualità come quelli organizzati da “Comunicazione italiana”. Per i social credo ci sia una strada fondamentale: usarli il più spesso possibile e provare, provare, provare…

Cosa consiglieresti ad una ragazza neolaureata che vorrebbe intraprendere la tua carriera lavorativa?
Di prepararsi molto bene e investire sempre e stabilmente sulla propria cultura generale, anche umanistica. Il digitale ha bisogno di contenuti di qualità e di comunicatori preparati che sappiano cosa e come comunicare.  

Digitale: femminile singolare

Parità di genere e digitale. Storie a confronto tra sfide e opportunità

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