“DIGITALE: femminile, singolare”: è il turno di Daniela Buoli, Head of Digital Product presso RCS Media Group

Dopo aver maturato diverse esperienze lavorative e formative nel mondo della comunicazione e del digital, acquisendone concetti e conoscendone le sfaccettature, oggi Daniela guida l’intero ciclo di vita di prodotti e servizi digitali dell’area Marketing del Corriere della Sera, leader nell’informazione online. 

 

Se dovessi presentarti in 3 parole chiave, quali useresti? 
Entusiasta, grata, in perenne ricerca.

Come sei arrivata a ricoprire la tua posizione attuale? Parlaci un po’ del tuo percorso formativo e delle esperienze professionali che ti hanno permesso di ricoprire l’attuale ruolo di Head of Digital Product.
Mi sono laureata in Comunicazione Aziendale e ho poi conseguito un master in Strategia d’Impresa alla SDA Bocconi. Ho iniziato a lavorare in consulenza, specializzandomi in servizi digitali e a seguire in agenzie di comunicazione di progetti digitali.

Di cosa ti occupi nello specifico? Su quali progetti lavori e collabori?
All’interno del Marketing del Corriere della Sera mi occupo dello sviluppo di prodotti e servizi digitali dedicati ai lettori e agli abbonati in stretta collaborazione con la redazione e il team tecnologico. App, siti browser, newsletter, podcast, servizi di lettura personalizzati per fare qualche esempio.

Dopo molti anni di esperienza, il tuo lavoro riesce ancora a sorprenderti? E qual è il progetto più sfidante a cui hai collaborato?
Come molte altre interviste di Digitale-Femminile-Singolare hanno evidenziato, il digitale è un ecosistema in perenne mutamento dove nascono e muoiono piattaforme, servizi, paradigmi. Quando ho scelto di entrare nel mondo editoriale ero consapevole della profonda trasformazione che i media attraversavano, ma non credevo che farne parte mi avrebbe coinvolta così intensamente. L’evoluzione è in corso e può essere molto generosa nelle opportunità, Corriere della Sera oggi è leader nell’informazione online e ogni giorno ci impegniamo perché possa crescere conquistando nuove fasce di lettorato.
La sfida più complessa è senza dubbio organizzativa, riuscire a far comprendere quanto il digitale possa essere fertile in ogni progetto.

Secondo te, qual è la più grande difficoltà che affrontano le donne che oggi vogliono intraprendere una professione nel digital marketing? E la più grande opportunità?
Non vedo difficoltà specifiche nel digital marketing rispetto allo scenario sociale più ampio. Gli stereotipi di genere si sono molto affievoliti durante il mio percorso. Il marketing è sempre stata un’area di competenza con una presenza femminile significativa, tuttavia il gap persiste ancora in modo importante nei ruoli di responsabilità. La difficoltà risiede nella necessità di avere ancora più determinazione, passione e pazienza per costruire un percorso di responsabilità. Senza dimenticare la necessità di dover coniugare la vita famigliare e la vita professionale in un equilibrio perennemente dinamico. 
Le opportunità sono molte. La più importante è sicuramente la flessibilità che il digitale può offrire. Le aree di applicazione del digital marketing oggi sono così variegate che ogni donna può sperimentare più percorsi di vita professionale e personale fino ad arrivare alle soluzioni che più corrispondono ai propri sogni e aspettative.

Anche in base alla tua esperienza o in relazione al contesto lavorativo in cui ti trovi, secondo te il ruolo professionale ed economico della donna è cambiato negli ultimi anni? 
Certamente. Il settore dei servizi ad alto contenuto di conoscenza vede ormai una presenza paritetica di impiegati uomini e donne. E il digitale è centrale in questo settore, permeando tutti i mercati.

Il mondo del marketing e della comunicazione è un settore in continua evoluzione: tu come rimani aggiornata nel 2022?
Lavorare nel settore dei media è un’ottima base di partenza. Le fonti digitali hanno ampiamente facilitato le possibilità di conoscenza continua: social, siti e newsletter specialistiche, webinar, web conference. Tuttavia una delle fonti principali di nutrimento resta la relazione, il confronto con persone con competenze e ruoli molto diversi, spesso di mondi professionali più lontani. La contaminazione e le visioni multiple sull’evoluzione della società si sono rivelate per me particolarmente fertili nell'inspirare idee, progetti, sperimentazioni.  

Cosa consiglieresti ad una ragazza neolaureata che vorrebbe intraprendere la tua carriera lavorativa?
Il marketing digitale è estremamente ampio e permette di sviluppare competenze molto diverse in base al percorso professionale che si sceglie, spaziando dalla comunicazione, allo sviluppo prodotto, all’ecommerce, all’analisi dei dati per citare solo alcuni ambiti. Consiglio innanzitutto di interrogarsi profondamente per capire quali settori e quali aree si avvicinano di più ai propri sogni e ambizioni. Come secondo consiglio, invito a sperimentare inizialmente aziende, paesi e settori diversi, per disegnare con l’esperienza diretta la propria strada.

Secondo te, quali sono gli asset principali che un’azienda dovrebbe seguire per posizionarsi nel campo del digitale?
Formazione continua, apertura al fallimento, flessibilità organizzativa.

Con diversi anni di esperienza nel digital marketing, hai un “desiderio nel cassetto”, progetti, collaborazioni, ruolo professionale o obiettivi personali, che vorresti raggiungere? 
Per me la professione è prima di tutto essere “al servizio delle persone”, interne ed esterne all’organizzazione. Voglio costruire i prossimi tasselli della mia crescita ampliando il mio potere di azione e continuando a migliorare l’utilità del mio contributo professionale.

Digitale: femminile singolare

Parità di genere e digitale. Storie a confronto tra sfide e opportunità

Iscriviti alla newsletter per restare sempre aggiornatə