Il fenomeno del Podcast in Italia: BVA Doxa e O-one mostrano un’alternativa vincente di fare marketing

BVA Doxa e O-One hanno svolto un’analisi approfondita sul mondo Podcast in Italia al fine di restituire un punto di vista aggiornato su questo fenomeno, con l’obiettivo di guidare le aziende nell'utilizzo dei branded podcast all'interno delle loro strategie di comunicazione e marketing.

BVA Doxa e O-One hanno unito le proprie forze per approfondire uno strumento di comunicazione ora in continua ascesa in Italia: il podcast

Tale progetto nasce dall'idea di O-One di spronare i brand a utilizzare il formato podcast (branded podcast) per rafforzare le proprie strategie di marketing, andando così a sfruttare un mezzo di comunicazione che non è solo un fenomeno del momento ma un potente strumento per orientare le decisioni di investimento dei brand, sia come mezzo di comunicazione sia come potenziale media per fare investimenti adv.

I dati ottenuti dalla ricerca, condotta da BVA Doxa a maggio 2020, dimostrano che il 90% degli italiani è a conoscenza dell’esistenza del formato podcast e di questi il 64% è rappresentato dagli heavy users – ovvero da coloro che ascoltano podcast quotidianamente o almeno una o più volte alla settimana – il 30% dai light users –  ovvero da coloro che ascoltano podcast 2 o 3 volte al mese – e infine solo il 6% degli utenti intervistati ha dichiarato di non ascoltare podcast praticamente mai. Dalla ricerca è emerso, inoltre, che l’ascoltatore medio italiano è perlopiù giovane e di sesso maschile

Spotify è sicuramente la piattaforma più utilizzata (67%), seguita dai siti degli autori o di una testata, da Apple Music, da Audible, Margianli Speraker e Overcast. 

L’ascolto avviene principalmente via mobile in modalità free (infatti, solo due utenti su dieci sono disposti a pagare per l’ascolto di un podcast) e il 63% degli intervistati ha dichiarato di dedicarsi a tale attività soprattutto quando è intento a svolgere altre mansioni. Le fasce orarie più gettonate sono: la mattina – dalle 9 alle 13 – dopo pranzo e dopo cena.

I primi minuti sono di cruciale importanza per capire il grado d’interesse per l’argomento trattato: a un ascoltatore su due, infatti, bastano pochi minuti dall'inizio della prima puntata per decidere se continuare o meno con l’ascolto; sono pochissimi gli utenti (12%) che proseguono per più puntate se la prima non li ha convinti.

Il tema del podcast è il driver principale insieme all’host e al titolo, che deve essere catchy. La durata ideale è di 45 minuti con un timing per il rilancio della nuova puntata che va dai pochi giorni (56%) a un massimo di una settimana (43%). 

I driver principali della scelta dei podcast variano dall'intrattenimento (58%), alla musica (39%), alle inchieste (37%) e all'approfondimento politico/sociale (30%). Tematiche più di nicchia sono invece quelle legate alla formazione professionale (25%) e ai corsi di lingua (19%).

La pubblicità è di fondamentale importanza: l’80% degli ascoltatori si ricorda dei contenuti pubblicitari inseriti in un podcast e sostiene di ritenerla meno invasiva rispetto ad altri media. Questo è un dato molto importante per i branded podcast perché l’81% degli utenti dichiara di essere disposto a fruire di un podcast prodotto da un’azienda se la tematica è di suo interesse, mentre il 75% apprezza le pubblicità legate alla tematica del podcast, la cosiddetta addressable adv. Il momento più idoneo per le inserzioni pubblicitarie rimane l’inizio del programma. Infatti, soltanto il 25% degli ascoltatori apprezza l’interruzione pubblicitaria all'interno della puntata. 


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