Digital Bulletin: Speciale Meta

Meta, social technology company a cui fanno capo Facebook e Instagram, ha recentemente annunciato l’introduzione di versioni premium di entrambe le piattaforme social.

Questa mossa strategica è stata motivata dalla necessità di allinearsi alle normative europee e di ridurre la dipendenza dagli annunci pubblicitari. Ma cosa significa questo per gli utenti?

Il nuovo regolamento sui servizi digitali

Negli ultimi anni, l'universo dei social media ha subito cambiamenti significativi, spesso guidati da decisioni aziendali mirate a migliorare l'esperienza dei fruitori e generare nuove fonti di reddito, altre volte dettati dalla necessità di conformarsi a regolamentazioni atte a tutelare gli utenti. 

Durante lo scorso anno, l’European Data Protection Board (EDPB) e il Parlamento europeo hanno formalizzato e istituito un pacchetto di leggi sui servizi digitali, volto a favorire la creazione di un ecosistema online più sicuro e responsabile. In particolare, tali normative operano su due precise aree d’interesse:

  • I servizi digitali che mettono i consumer in contatto con prodotti o contenuti, attraverso il Digital Services Act (DSA);
  • Il mercato digitale, mediante il Digital market Act (DMA). 

Il caso Meta

Gli obblighi dei diversi operatori online corrispondono al loro ruolo, alle loro dimensioni e al loro impatto sull'ecosistema online. Considerando che Facebook e Instagram sono, rispettivamente, il primo e il quarto social network più utilizzati al mondo (Fonte: Report “Digital 2023” di WeAreSocial), risulta facile immaginare la tassatività con cui un colosso come Meta abbia dovuto uniformarsi ai nuovi obblighi.

Infatti, è stato durante questo mese che ogni utente ha ricevuto notifica dell’ufficiale cambiamento della policy di Meta, trovandosi di fronte al bivio di continuare a navigare sui social alle condizioni precedenti o di sottoscrivere un abbonamento mensile dal costo compreso tra i 9,99€ e i 12,99€.

Benefici della nuova policy 

Le versioni a pagamento di Facebook e Instagram promettono una serie di vantaggi esclusivi per gli abbonati. Tra questi, impedisce tutte le attività di tracciamento, raccolta dati e targeting, ideale per tutti coloro che vogliono tutelare la propria privacy e non essere raggiunti da annunci pubblicitari. 

Invece, per gli utenti non intenzionati ad abbonarsi, l’accesso rimarrà garantito senza alcuna modifica rispetto all’esperienza attuale, dichiarando però l’esplicito consenso all’utilizzo dei propri dati per scopi commerciali. 

“If you are not paying for the product, then you're the product”

 Al momento della sua creazione, la pagina principale di Facebook recitava la frase “Iscriviti - è gratis e lo sarà sempre”. Non possiamo sapere se, a quel tempo, Zuckerberg avesse potuto immaginare l’attuazione dell’attuale normativa europea, ciò che è certo, però, è che questo ulteriore cambiamento di rotta abbia generato polemiche e diffidenza tra gli utilizzatori. 

Dunque, la domanda che molti si pongono è se questi benefici giustifichino il costo dell'abbonamento, oltre alla legittimità di pagare per un servizio che dovrebbe essere gratuito di default. Infatti, stando all’articolo 25 del General Data Protection Regulation (GDPR), il regolamento europeo sul rispetto della privacy, i fornitori di questa tipologia di servizi sono tenuti a non svolgere un tracciamento dei dati personali maggiore rispetto a quello minimo indispensabile. 

In conclusione, possiamo affermare che la nuova policy di Meta rappresenti un cambiamento significativo nel mondo dei social media. Mentre alcuni utenti potrebbero accogliere con favore la possibilità di godere di una piattaforma più pulita e personalizzata senza pubblicità, altri potrebbero esitare a pagare per servizi che in passato erano gratuiti, sollevando anche questioni importanti riguardo l’accesso equo alle piattaforme digitali e la tutela della privacy. 

Il futuro dirà se questa mossa aprirà la strada a una nuova era di modelli di business nei social network o se incontrerà forme di resistenza. Ciò che è indubbio è che, ora, la sfida per Meta sarà quella di trovare il giusto equilibrio tra offrire valore sufficiente per convincere gli utenti a sottoscrivere un abbonamento e non alienare coloro che preferiscono mantenere l'utilizzo gratuito.

Contattaci