Esiste un supporto che fa fronte nello specifico a questi problemi. Si chiama Conversational Marketing e da come si intuisce dal nome, cerca di instaurare una conversazione, o meglio un rapporto, più umano ed empatico tra corporate e cliente finale. L’obiettivo è quello di qualificare nel migliore dei modi il dialogo in modo da essere istantaneo, bidirezionale e diretto.
Lo schermo che prima risultava come un muro per il cliente ora diventa invece una cosiddetta “conversational interface”. Questa consente alle persone di dirigere dispositivi e programmi attraverso un dialogo naturale. Il conversational marketing utilizza spesso messaggi mirati ed istantanei da parte di chatbot che sfruttano, tra le altre cose, anche le nuove generazioni di IA, così da ottenere un immediato follow-up ed engagement degli utenti. Non si tratta di messaggi automatici, insistenti e fastidiosi, al contrario. Tramite il conversational marketing si risponde alle richieste dei clienti, si ascolta il loro feedback per poi trovare una soluzione intelligente alle loro esigenze. In altre parole, si simula una naturale conversazione che avviene in un normalissimo negozio tra cliente e commesso.