Branded Podcast: di cosa parlare ai tempi del virus

La situazione d’emergenza in Italia impenna il successo dei contenuti audio. E le aziende sono chiamate a rispondere, interpretando le nuove esigenze e preferenze d’ascolto degli italiani: dalla spiritualità al marketing, dal mondo dell’arte all’intrattenimento per i più piccoli. Contenuti e tematiche che possono ispirare e guidare la nascita di un progetto di branded podcast.

Una cosa è certa: il momento che stiamo attraversando, sta cambiando profondamente i comportamenti e le nostre abitudini. Si potrà a tutti gli effetti parlare di un “prima” e di un “dopo” emergenza COVID-19, soprattutto per le aziende che, fin da ora, devono affrontare una trasformazione improvvisa nelle esigenze dei propri clienti, adeguando e variando il proprio modo di comunicare, tanto nei contenuti quanto nei mezzi. 

 

In questo scenario in evoluzione, vi abbiamo già parlato nella nostra precedente news di quanto e come i branded podcast possano fare la differenza nel supportare le aziende a trasformare la crisi in opportunità.

 

Ora diventa essenziale conoscere e intercettare le preferenze d’ascolto degli italiani in questo momento per guidare e migliorare le proprie scelte editoriali, sia a livello di topic che di formati. 

 

Il podcast è di per sé uno strumento versatile, aperto a diverse tematiche, dall’informazione all’attualità, dall’educazione all’intrattenimento. E poi, cosa altrettanto importante, sono un contenuto “pull”, cioè che gli utenti ricercano attivamente sulla base dei propri interessi e passioni, come dimostra l’ampia catalogazione di Spotify per categorie tematiche (commedie, sport, formazione, lifestyle, cultura…), potendo così raggiungere vere e proprie nicchie di ascolto.

 

Secondo i dati della recente ricerca Voxnest, dall'inizio di gennaio, gli ascolti dei podcast a tema spiritualità e religione hanno registrato un aumento del 1576%, confermando quanto le persone siano alla ricerca di speranza e forte rassicurazione; un sostegno che anche le stesse aziende, dal loro punto di vista e attraverso adeguati contenuti, possono dare, tanto ai clienti quanto ai propri dipendenti, soprattutto in questo periodo prolungato di home working

 

Integrando i podcast nella propria strategia di comunicazione corporate, le aziende possono rassicurare i propri dipendenti e dedicare loro maggiore attenzione, coinvolgendoli in prima persona, ad esempio dando voce alle loro storie professionali o creando momenti di formazione personalizzata in formato audio. 

 

Non è un caso se si è registrata una crescita anche delle trasmissioni a tema auto-miglioramento (+484%): gli ascoltatori italiani cercano consigli e tutorial per la propria formazione personale e mentale, tanto nella sfera privata quanto in quella professionale, come conferma ulteriormente l’interesse del +434% verso podcast a tema marketing. Numerosi sono infatti i contributi di consulenti di comunicazione e digital coach che mettono a disposizione la propria expertise per condividere suggerimenti e riflessioni da ascoltare. Figure che, se autorevoli e con un buon seguito di podcaster, possono prestare la propria voce anche ai brand, diventandone veri e propri “vocal-ambassador” e promuovendone quindi valori e servizi.

 

Tra i podcast più ascoltati in Italia non mancano poi le rubriche dedicate al mondo dell’arte e che, rispetto l’inizio dell’emergenza virus, hanno visto un aumento di ascolti del 347%. Gli italiani, in queste giornate, ascoltano sempre più contenuti di approfondimento culturale, sentono il bisogno di coltivare le proprie passioni, ma anche di ricoprire i luoghi e tesori del proprio territorio. 

I musei, così come le fondazioni o le organizzazioni culturali, sono chiamati a stare al passo, perché #laculturanonsiferma e può farlo proprio a partire dai podcast. Ecco allora che le aziende del design e della moda, in stretto e continuo rapporto con ispirazioni artistiche, possono dare vita a talks tra esperti del settore, documentari originali, storie di grandi artisti e designer.

 

Ma le storie non piacciono solo agli adulti! I dati confermano che anche l’ascolto di storie e contenuti dedicati ai più piccoli è aumentato nelle ultime settimane (+325%). I podcast si sono infatti rivelati degli ottimi complici per molti genitori, intenti a far divertire i propri figli in questi giorni a casa da scuola o, semplicemente, a farli addormentare, soprattutto se neonati, con playlist prodotte da musicoterapeuti professionisti. Per le aziende vicine al settore, i contenuti audio diventano uno strumento importante sia per trasmettere ai bambini messaggi positivi, in una forma originale di edutainment, sia per aiutare mamme e papà con consigli di vita quotidiana, tra testimonianze reali, audiolibri e buone pratiche. 

 

Arrivati a questo punto, possiamo davvero concludere con un’ulteriore certezza: le vie dei podcast sono molteplici e portano con sé la possibilità di parlare, in modo mirato e creativo, a target diversificati, interpretando una ricca varietà di interessi e tematiche. Della serie: a ciascuno il suo podcast e, ad ogni brand, il proprio branded podcast. 

Hai già in mente quale potrebbe essere il tuo?

 

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